Buona la prima

03.09.2023 12:00 di  Luca Aprea  Twitter:    vedi letture
Alessandro Cesarini
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Alessandro Cesarini
© foto di Jacopo Duranti/tuttolegapro.com

Livorno - Il Livorno supera in trasferta il Seravezza e, nel primo impegno ufficiale della nuova stagione, stacca il pass per i 32esimi di finale di Coppa Italia. Un successo conquistato in rimonta che ha regalato a squadra, società e tifosi sensazioni positive al di là del risultato finale, che resta comunque molto importante. 

Il mio primo elemento che piace sottolineare è il carattere mostrato dalla squadra. Andati subito in svantaggio, gli amaranto, con tutta la partita da giocare, non hanno fatto una piega e sono stati bravi a trovare immediatamente la rete del pareggio. Segno di grande personalità e consapevolezza delle proprie forze. Poi, qualche considerazione sui singoli: il "mago" Cesarini, autore del gol dell'1-1, ha subito fatto vedere qualità e esperienza, dimostrando, sul campo, di essere davvero un valore aggiunto per la categoria. L'intesa con Mutton e Giordani, bravo a siglare la rete della vittoria, sembra già a buon punto. E con l'arrivo di un altro elemento di spessore per la Serie D, Sacha Cori, le alternative per mister Favarin si arricchiscono ulteriormente. In chiave quote, invece, una buona impressione l'ha destata Nizzoli, autore di un paio di spunti in fase di spinta davvero interessanti. Positiva anche la prova della stellina Nardi che ha confermato di avere piedi veramente educati. Tra i pali incoraggiante la prestazione di Biagini, che dopo qualche piccola incertezza iniziale, si è fatto trovare pronto con almeno un paio di interventi decisivi.

L'unico neo, peraltro subito riconosciuto dal tecnico amaranto a fine gara, riguarda per l'appunto la fase difensiva. Il gol preso a freddo era evitabile e, anche nella ripresa, un paio di situazioni in cui gli avversari hanno rischiato di pareggiare nascono da azioni rivedibili. Ma, alla prima stagionale, questo è assolutamente normale, soprattutto per un gruppo completamente nuovo, in campo e fuori, come quello amaranto. 

In ultimo, ma non per importanza, la tenuta fisica: le sudate a Pievepelago e Vinci cominciano a farsi valere. Il Livorno ha corso per oltre 90 minuti e ha tenuto alti i ritmi e i giri anche nella parte finale della partita dove con un pizzico di fortuna in più sarebbe potuta arrivare anche la meritata terza rete. Insomma, guai a lasciarsi andare a prematuri entusiasmi, ma, dopo la prima partita vera, c'è di che essere fiduciosi.