Il Livorno sulle tracce dell'ex piacentino Guzman
Livorno - Da ieri il Piacenza Calcio non esiste più. Troppi debiti e nessun acquirente per il club biancorosso, che molto probabilmente ripartirà con altra denominazione dalla serie D o addirittura dall'Eccellenza. Una piazza il cui stadio è legata al dolcissimo ricordo della promozione in serie A del Livorno nel 2004, quando Ruotolo, Melara e Lucarelli regalarono le tre reti che permisero il ritorno in massima serie dopo 55 anni. Al di là dei ricordi, la società di Spinelli aveva in ballo con quella emiliana tre questioni: la comproprietà di Antonio Piccolo ed i prestiti di Francesco Volpe e Fabrizio Di Bella. Col fallimento piacentino, i tre giocatori rientreranno a Livorno, ma mentre per gli ultimi due ciò poteva essere dato praticamente per scontato a prescindere di ciò che sarebbe stato del futuro degli emiliani, dopo le loro ultime vicende la faccenda legata a Piccolo con ogni probabilità si concluderà con l'acquisizione dell'altro cinquanta per cento del cartellino da parte degli amaranto. C'è pure un altro nome che potrebbe fare al caso di mister Nicola: quello del paraguayano Tomas Guzman, trequartista-attaccante di 30 anni quest'anno in prestito dal Piacenza al Gubbio e tra i più positivi degli umbri nonostante la retrocessione in Lega Pro. Adesso il giocatore ha il cartellino nelle proprie mani ed è acquistabile a parametro zero.