Piacenza, smontato lo stadio dove il Livorno conquistò la A dopo oltre mezzo secolo

Livorno - È lo stadio in cui il Livorno è tornato in Serie A dopo 55 anni. Era il 29 maggio 2004. È lo stadio Garilli di Piacenza. Per come i più lo ricordano, centoventimila chilogrammi di ferro ed affini. Nel 1993 una squadra formata da soli giocatori italiani e guidata da un allenatore italiano, Gigi Cagni, una squadra che disputava per la prima volta la Serie A, il Piacenza, con Massimo Taibi, Totò De Vitis e Gianpietro Piovani, quest'ultimo futuro amaranto, incantò l'Italia.
Da lunedì una ditta ha iniziato a smontare la doppia curva in tubolari, sovrastruttura che, insieme alla tribuna Est, aveva portato la capienza originaria dello stadio, in seguito intitolato a Leonardo Garilli, dagli originali 12 mila 800 del 1969 ai 21 mila 600 posti, per permettere alla squadra di disputare le gare casalinghe in Serie A allo stadio comunale di Galleana, dal nome della zona in cui sorge. Se ne andranno 8 mila 800 posti e un altro pezzo di storia del calcio italiano. Ma soprattutto se ne andrà lo stadio che ha visto tornare il Livorno in Serie A dopo oltre mezzo secolo.