Sala stampa. Baiano, Poggibonsi: “Per il Livorno, è solo una questione di tempo”

Livorno – Nato a Napoli il 24 febbraio di 57 anni fa, Francesco Baiano è il tecnico individuato dalla società del Poggibonsi per provare a risollevare le sorti di una squadra che, dopo la vittoria esterna con la Fezzanese dello scorso 12 gennaio (1 a 3 il risultato finale a Seravezza), era precipitata al decimo posto, con due soli punti di margine sulla zona playout, in conseguenza di una serie di sette partite senza vittorie, fatta di tre pareggi (Aquila Montevarchi, San Donato Tavarnelle e Siena) e quattro sconfitte (Grosseto, Ostiamare, Ghiviborgo e Seravezza); giunto a Poggibonsi all’indomani della sconfitta interna contro il Seravezza che ha posto fine alla gestione quinquennale di Stefano Calderini, Baiano ha raccolto sei punti in due partite espugnando, nel giro di due settimane e con l'identico risultato di 0 a 1, lo Stadio Luigi Muzi di Orvieto e lo Stadio Armando Picchi di Livorno.
Al termine della partita odierna contro gli amaranto, Baiano si è espresso così: “Qui a Livorno, abbiamo raccolto una vittoria di qualità e lo abbiamo fatto interpretando benissimo la partita: sapevamo di andare a incontrare la squadra più forte del campionato, per la quale la promozione in categoria superiore è soltanto una questione di tempo, e abbiamo avuto il merito di consentire al Livorno di riuscire a fare poco di ciò che avrebbe voluto fare; per questa ragione, ho detto ai ragazzi che è giusto gioire perché, attraverso la sofferenza, si ottengono risultati impensabili e oggi abbiamo sofferto. Si tratta di tre punti ancor più pesanti per la nostra classifica se si pensa che, difficilmente, qualcuna delle nostre concorrenti avrebbe potuto pronosticare un nostro successo qui a Livorno”.
“Quanto agli amaranto – ha proseguito l’ex attaccante di Napoli, Empoli, Foggia e Fiorentina in Serie A – posso dire che è fisiologico perdere due partite consecutive nell’arco di un campionato, ma deve pur esservi un motivo se, prima di oggi, il Livorno aveva quattordici punti di vantaggio sulla seconda in classifica: anche oggi la squadra di Paolo Indiani ha disputato una buonissima partita, non è stata fortunata, ha trovato una squadra che è stata bene in campo e ci ha fatto soffrire”.
“Nel preparare la partita di oggi – ha tenuto a precisare Baiano – non ho guardato la partita del Livorno di quattordici giorni fa contro il Ghiviborgo, ritenendo che la sua visione non mi sarebbe stata d’aiuto sia perché, nel calcio, esistono giornate che iniziano male e finiscono peggio sia perché ho pensato che Indiani avrebbe cambiato molti giocatori e così è stato: tralasciando volutamente quella partita, mi sono concentrato su altri incontri in cui il Livorno ha dimostrato di essere una squadra costruita per vincere e forte in tutti i reparti, a prescindere da chi gioca; ripensando a quando venivo a Livorno per vedere giocare Alessandro Diamanti, devo dire che ho simpatia per i colori amaranto e auguro al Livorno di centrare quanto prima la promozione in categoria superiore: la vostra è una piazza importante e non c’entra nulla con la Serie D”.
Giunto a Poggibonsi all’indomani della sconfitta casalinga contro il Seravezza, Baiano ha preso in mano le redini di una squadra reduce da una striscia di sette partite senza vittorie, nell’arco della quale aveva visto assottigliarsi a soli due punti il proprio vantaggio sulla zona playout: “Quando sono arrivato, è normale che io abbia trovato una squadra giù dal punto di vista morale, perché non riusciva a vincere da tante partite e perché era venuta a trovarsi in una posizione di classifica impensabile a inizio campionato: a quel punto, ho chiesto ai ragazzi di togliere il vestito della festa e di indossare l’armatura, perché gli uomini si apprezzano nei momenti difficili, nonché di scendere in campo con quella voglia, quella rabbia, quella cattiveria e quell’attenzione che servono per vincere le partite. Premesso ciò, devo dire che sono contento delle risposte che ho avuto perché, ad esempio, oggi abbiamo giocato meglio di quanto abbiamo fatto a Orvieto e, di questo, non posso che ringraziare la squadra”.
“La società – ha concluso Baiano – mi ha chiesto di condurre la nave in porto e, per quanto ci riguarda, condurre la nave in porto significa centrare una salvezza che, per la matematica, ancora non c’è: ai ragazzi ho detto che siamo sulla scia giusta (il Poggibonsi ha attualmente un vantaggio di 7 punti sul primo gradino della zona playout, attualmente occupato dal Figline e dalla Sangiovannese, ndr) e che, al tempo stesso, non abbiamo ancora fatto nulla. Solo quando la matematica ci avrà dato la consapevolezza di aver centrato la salvezza, potremo dire che la nave è in porto”.