Postgara. Longo, Livorno: "Proviamo a cambiare mentalità"
Lido di Ostia (Rm) – Primo a presentarsi ai bordi del campo ai taccuini dei cronisti è stato il centravanti classe 2002 Stefano Longo che, a distanza di tre settimane dalla trasferta di Grosseto, è tornato a svolgere il ruolo di alfiere e di portabandiera dell’attacco amaranto, supportato da Frati e da Lo Faso. Autore di una prestazione gagliarda, resa al cospetto dei più esperti difensori dell’Ostiamare, Longo è rimasto in campo per l’intero primo tempo, prima che il tecnico Collacchioni avvertisse l’esigenza di operare un cambio di modulo e di passare dal 3-4-1-2 al 3-5-2, con l’ingresso in campo di Pecchia.
“Abbiamo trovato davanti a noi un avversario ostico – ha esordito il centravanti di proprietà del Lecco – e abbiamo disputato una partita dura sotto ogni punto di vista, ma sarà così da qui fino alla fine del campionato: oggi abbiamo ottenuto un pareggio, ma, da qui alla fine, avremo di fronte a noi avversari difficili. Dovremo giocare ogni partita come fosse una finale, nel tentativo di rimanere aggrappati al treno playoff: questo è il nostro obiettivo”.
Proseguendo sulla prestazione complessiva della squadra, Longo non ha dubbi: “Ci siamo abbassati troppo dopo il gol segnato e, così facendo, abbiamo favorito l’operato dell’Ostiamare: avremmo dovuto sforzarci di stare qualche metro più avanti e di occupare stabilmente la loro metà campo, ma loro sono stati bravi a impedircelo. Dovremo cambiare questo tipo di mentalità e cercare il raddoppio, invece di arretrare il baricentro della squadra. Altro obiettivo da raggiungere presto è sfatare la statistica che, ormai da troppo tempo, non ci vede tornare vittoriosi da una trasferta”.
Sulla propria condizione, Longo si mostra giustamente speranzoso e ottimista: “Sono arrivato e sono partito con qualche infortunio, che mi ha condizionato un po’: sono contento per la seconda presenza da titolare dal primo minuto e mi sento sempre meglio. Mi fa piacere portare il mio contributo alla squadra”.