Tănasă ricorda i mesi di Livorno: "Dare il massimo non è bastato"

23.08.2024 16:54 di  Gianluca Andreuccetti   vedi letture
Andrei Tănasă
Andrei Tănasă
© foto di G. Andreuccetti, Amaranta.it

Livorno – A margine della partita amichevole tra Livorno e Pistoiese, Andrei Tănasă, uno dei tre grandi ex amaranto in campo in maglia arancione (gli altri due sono Simone Greselin e Andrea Caponi) si è presentato in sala stampa per condividere le proprie impressioni e le proprie opinioni sull’amichevole disputata contro gli uomini di Paolo Indiani, sul proprio passato a Livorno e sulla scelta di tornare a Pistoia:  

Il calciatore, ingiustamente accusato di aver provocato l’infortunio di Federico Russo, ha esordito così: “A vederla dal campo, oggi mi siamo sembrati una squadra compatta: non abbiamo mai rischiato, abbiamo creato qualche occasione da gol, abbiamo avuto delle difficoltà e abbiamo saputo soffrire nelle difficoltà per cui mi dispiace non aver portato a casa il bottino pieno perché fa sempre piacere vincere, ma torniamo a casa con la consapevolezza che stiamo facendo dei passi in avanti. All’interno del gruppo, siamo circa 25-26 ragazzi nuovi ed è tutto nuovo per cui non penso di dire qualcosa lontano dalla realtà affermando che c’è bisogno di tempo per trovare le giuste sintonie e tutto il resto. Per come la penso io, l’atteggiamento, in allenamento prima ancora che in partita, non deve mai mancare e, di fatto, non sta mancando”.

Grazie ai suoi 4 gol in 6 partite distribuiti tra il 21 gennaio (Livorno-Mobilieri Ponsacco 1 a 1) e il 3 marzo (Seravezza-Livorno 1 a 2), a Tănasă si deve il momento più alto della stagione del Livorno, quello in cui la squadra allora allenata da Fabio Fossati collezionò quattro vittorie consecutive e sembrò poter andare ad attaccare il primato solitario della Pianese di Fabio Prosperi: “A me e ai miei compagni (di allora, ndr) dispiace essere arrivati così vicino al traguardo e non essere riusciti ad agguantarlo perché sarebbe stato veramente bello, ma il calcio è così: ti dà e ti toglie per cui è importante, da parte mia e dei miei compagni, avere la coscienza pulita di aver fatto il massimo. Se non siamo riusciti a portare in fondo il risultato, vuol dire che, pur impegnandoci al massimo, non siamo stati sufficientemente bravi”.

“Se non sono rimasto a Livorno – ha proseguito Tănasă – è perché non vi sono stati i presupposti per poterlo fare: ho sempre cercato di dare il mio contributo alla squadra amaranto sia come difensore sia come centrocampista, scendendo in campo nel ruolo individuato volta per volta per me dal mister e mettendomi a disposizione della squadra.

“Quanto alla scelta di tornare a Pistoia a distanza di meno di un anno dalla mia partenza, devo dire che mi era molto dispiaciuto andare via: mi era dispiaciuto per la città perché la città, essendo una città che respira il calcio e vive di calcio, era rimasta delusa e, ciononostante, ha mantenuto il bisogno di avere una squadra in cui identificarsi. Ora, noi giocatori speriamo di costruire quella squadra in cui i tifosi si possano identificare e, parallelamente, di riuscire a portare qualcosa di importante a Pistoia” ha concluso il calciatore romeno.