Una per una, Sporting Trestina, far bene valorizzando i giovani

04.09.2024 09:02 di  Paolo Verner   vedi letture
Lo stemma dello Sporting
Lo stemma dello Sporting
© foto di Sporting Club Trestina

Livorno - Penultimo appuntamento della nostra panoramica con lo Sporting Trestina. Un'altra compagine bianconera, questa volta della Val Tiberina, che tiene alto il nome di Città di Castello. La squadra, dopo l'ottimo piazzamento del campionato 2023-24, si presenta a suo modo ambiziosa.

La società ha scelto un nuovo allenatore, Simone Calori, lo scorso campionato sulla panchina del sofferente Aquila Montevarchi. In estate i bianconeri sono saliti agli onori della cronaca perché dal mercato è arrivato, dalla squadra romagnola del Misano, Felipe Bergoglio, nipote alla lontana del pontefice Francesco I. Oltre a Bergoglio, centrocampista classe 2004 alla prima esperienza in serie D, arrivato dal campionato di Promozione, sono molti i calciatori provenienti dalla serie inferiori. E' evidente che si tratta di una società alla ricerca di volti nuovi da valorizzare, come è ovvio che sia, date le sue caratteristiche di ricerca e lancio di calciatori emergenti.

Tra i movimenti di rilievo, l'arrivo del  centrocampista Ettore Arduini, 2003, dalla Luparense, di Federico Mencagli, 1991, attaccante, proveniente dall'Ostia Mare, in cerca di rilancio, di Daniele Ferri Marini dal Vivi Altotevere Sansepolcro, 8 gol la passata stagione, di Davide Monteleone, difensore, 1995, dal Gallipoli, di Renan De Souza, attaccante del 1997, 19 goal gli ultimi due anni nelle file della Pietralunghese in Promozione, di Vincenzo Lisi, centrocampista, 2001, dal Vastogirardi.

Ma il colpo più importante, per lo Sporting Trestina, è stato senza dubbio quello relativo all'ingaggio di Jacopo Giuliani, indimenticato ex amaranto, centrocampista, che lo scorso anno ha diviso l'annata tra Grossetto e Real Forte Querceta, un giocatore di affidamento e qualità che, tra l'altro, ha lasciato un buon ricordo nei tifosi del Livorno.

Si tratta nel complesso di una formazione sbarazzina che può raggiungere una salvezza anticipata, senza eccessive sofferenze, valorizzando qualche giovane. Questo, almeno, è l'auspicio della dirigenza bianconera. Un auspicio che può essere un obiettivo concreto per la squadra di Calori.