Coppa. Livorno-Grosseto, le pagelle degli Amaranto

31.08.2024 23:51 di  Gianluca Andreuccetti   vedi letture
Moussa Seck Ndoye
Moussa Seck Ndoye
© foto di Nicola Ricci, Amaranta.it

Livorno – Nel sabato che segna il ritorno a Livorno di Federico Dionisi dopo oltre dieci anni, gli amaranto di mister Paolo Indiani piegano la resistenza del Grosseto e staccano il pass per i trentaduesimi di finale di Coppa Italia, da disputarsi in partita secca il prossimo mercoledì 6 novembre. Qui di seguito vi proponiamo le pagelle dell’incontro tra Livorno e Grosseto:

Tani. Rasenta la perfezione, con i piedi e sulle uscite: meriterebbe almeno mezzo voto in più se non desse quella sensazione di pressoché totale sprezzo del pericolo ogniqualvolta abbandona la comfort zone della linea di porta. Voto: 7.

Niccolai. Individuato come quota 2006 in mancanza di Mattia Parente e con il neoarrivato Mario Vona in panchina, riesce con una certa disinvoltura a tenersi distante da possibili situazioni di pericolo: dopo l’ingresso in campo di Mattia Turini, termina la partita da esterno alto, il ruolo che avrebbe dovuto ricoprire prima di essere trasformato da Indiani in esterno basso. Voto: 6,5.

(44’ st Lepri. Classe 2007, nella scorsa stagione giocava nella formazione juniores di mister Niccolò Pascali con compagni di squadra che avevano uno o due anni più di lui; ora gioca da quota 2007 nella prima squadra di Indiani: il suo ingresso in campo è uno splendido messaggio per il futuro del Livorno. Senza voto).

Brenna. Sembra l’anello debole di un reparto ancora alla ricerca di un difensore centrale di corsa: termina la partita in crescendo. Voto: 6.

Risaliti. Si rende protagonista di qualche sbavatura, in particolar modo in avvio di ripresa, a cui rimedia con una capacità di recupero fuori dal comune. Voto: 6,5.

D'Ancona. Bello da vedere, disinvolto, elegante e persino autorevole in determinate situazioni: che sia lui il terzino sinistro titolare del Livorno 2024/2025? Voto: 7.

Bellini. Porta avanti una partita di lotta e di governo in cui randella ed è randellato. Voto: 7.

Hamlili. Volendo prescindere dalle qualità tecniche del giocatore, evidentemente di categoria superiore, spicca per la maniera in cui riesce a mettersi in mostra svariando su tutto il fronte del centrocampo. Il gol è un missile terra aria di rara bellezza. Voto: 7.

Seck Ndoye. Decisivo e determinante quale che sia il punto di vista sotto cui si voglia esaminare la sua partita, sia quando salta l’uomo e crea superiorità numerica sia quando fa gol: è una spina nel fianco delle difese avversarie. Voto: 7.

(24’ st Luci. Entra il capitano e il Livorno passa al 4-3-3 proprio come contro la Zenith Prato: il copione si ripete e il risultato anche. Voto: 6).

Capparella. Meno bene che in altre recenti apparizioni, ma comunque portatore di un contributo incisivo e determinante: l’ammonizione inflitta gli impedirà di prendere parte al secondo turno di Coppa Italia. Indiani gli risparmia mezz’ora pensando al debutto in campionato. Voto: 6,5.

(14’ st Giordani. Entra in campo quando la partita è già in dirittura d’arrivo svolgendo, prima, le mansioni del trequartista e, poi, quelle della punta centrale, ma non riesce mai a mettersi particolarmente in luce. Voto: 5,5).

Marinari. La fase difensiva lo tiene impegnato più della fase offensiva per cui lo si vede meno di altre occasioni: in ogni caso, si è guadagnato la permanenza a colpi di buone prestazioni. Voto: 6.   

(37’ st Turini. Perde il ballottaggio con D’Ancona nonostante l’assenza di Parente, ma la fase difensiva amaranto sembra non risentirne più di tanto. Senza voto).

Regoli. Svolge il ruolo di prima punta alla sua maniera, con grande abnegazione e spirito di sacrificio: le doti tecniche non gli mancano, forse difetta un po’ in termini di prestanza fisica. Spettacolare una sua rovesciata che attraversa longitudinalmente gran parte dell’area di rigore. Voto: 6.

(31’ st Russo. Il tocco di palla vale una o due categorie più della Serie D: si fa notare per la capacità di entrare subito in partita e per un pallonetto ai danni di Raffaelli, che è una delizia per gli occhi e vale come gol. L’inizio del campionato ci consentirà di valutare le sue caratteristiche sotto il punto di vista della continuità. Voto: 7).

All.: Indiani. Nel sabato in cui il presidente Joel Esciua gli regala l’acquisto di Federico Dionisi, il tecnico nativo di Certaldo stende il Grosseto con un risultato e una prestazione che non ammettono repliche e che, inevitabilmente, ridimensionano le mire del malcapitato avversario. Da rimarcare, per la seconda volta in due partite, il passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3 quando si tratta di congelare il gioco e mettere in ghiaccio la partita. Voto: 7.

Le pagelle del Grosseto

Raffaelli 5.5; Guerrini 5 (47’ st Angeli sv), Cretella 5, Frosali 4.5, Aprili 6; Sabelli 5, Sacchini 5.5; Grasso 6 (42’ st Falasca sv), Boiga 6, Macchi 5 (1’ st Senigagliesi 6); Benucci 5 (85' Fregoli sv). All.: Malotti 5.