Serie D, il punto dopo la 15a. Il Livorno frena eppure incrementa il vantaggio

09.12.2024 20:26 di  Paolo Verner   vedi letture
Il punto sulla D
Il punto sulla D

Livorno - Quindicesima giornata che premia nuovamente le viaggianti, che conquistano ben 5 vittorie. Mezzo passo falso del Livorno, che si vede imporre il pari da una volitiva Sangiovannese, brava ad imbrigliarli ed a portarsi a casa il punto, a seguito di una partita in bilico fino all’ultimo secondo, con occasioni da entrambe le parti. Per il Livorno, apparso sotto tono in molti dei suoi elementi di spicco, un punto senza dubbio guadagnato e che consente di aumentare il vantaggio sulla seconda piazza, portandolo a 6 punti. Livorno che approfitta del passo falso casalingo del Seravezza, superato a domicilio dalla Fulgens Foligno, che domenica se la vedrà nel match clou della sedicesima giornata proprio con gli amaranto . Gran bella partita, quella disputata sul campo del Seravezza, giocata a viso aperto e condita da diversi errori sotto porta. In vantaggio i fulignati con Settimi al 24’, gollonzo con palla che gli rimbalza sullo stinco e trafigge Lagormasini, pareggio, più volte sfiorato dal Seravezza, con Greco alla fine del primo tempo, autore di uno slalom travolgente che si è mangiato tutta la difesa della Fulgens. Secondo tempo e subito espulsione di Calderini (buon per il Livorno) ingenuo a prendersi una doppia ammonizione in cinque minuti. Seravezza che mastica amaro per un rigore non concesso dall’arbitro per un netto fallo in area  su Mosti e per una parata miracolo dell’estremo difensore umbro su un bel colpo di testa di Paolieri.  Poi accade ciò che non si aspettava nessuno: Settimi, altro elemento da tenere d’occhio per la difesa del Livorno,  va a siglare la sua doppietta personale al 32’ st bravo e libero a centro area a riprendere una respinta di Lagomarsini e poi Nuti, dopo 5 minuti  bravo ad incornare su uno spiovente a seguito di un calcio d’angolo battuto alla sua sinistra da Khribech. Sembrava finita, ma Bocci ha avuto il merito di riaprire la partita al 39' St con un bel colpo di testa e poi, nel vibrante finale è Benedetti a sbagliare ciò che non si può tirando sul portiere solo davanti alla porta la palla del 3 a 3, respinta di piede. Si è così interrotta la serie positiva del Seravezza e, degna di nota la vittoria della Fulgens, ottenuta in inferiorità numerica. Livorno, attento! Tra le inseguitrici degli amaranto, il Grosseto rosicchia altri due punti, portandosi a – 7 dalla capolista, portando via la posta da Montevarchi, al termine di una partita nervosa e “sporca” condizionata dalle marchiane sviste della terna arbitrale che hanno danneggiato i rossoblu di Mr. Lelli.  Prima parte di partita di marca maremmana, rigore non concesso ed occasioni di Benucci, parata e di Marzielli, respinta sulla linea, coronata al 35’ dal vantaggio Grossetano, gran tuffo di testa di Marzielli su traversone di Macchi, che  con la mano chiusa a pugno spedisce la palla in rete. Clamoroso fallo di mano e scarsa etica sportiva da parte del centravanti grossetano, ma l’arbitro non vede e concede il goal tra le vibranti proteste dei rossoblu, ieri in maglia gialla.. Secondo tempo con il Montevarchi al galoppo,alla ricerca del pareggio; salvataggio sulla linea della difesa biancorossa, rigore più che probabile non concesso per un’altra svista arbitrale (Priore cinturato in aera, solo e davanti al portiere). Pareggio che arriva al 56', su rigore per atterramento di Boncompagni lanciato a rete. Realizza Orlandi, bravo a spiazzare Raffaelli. Sembrava un pareggio deciso, ma al 71 altra discutibile decisione arbitrale che assegna un calcio di rigore al Grosseto, per una opinale trattenuta in area. Siamo al 28’ St e Mobilio non sbaglia e riportando in vantaggio il Grosseto, che conserverà il risultato fino alla fine, centrando la sesta vittoria consecutiva, tra le proteste accese dei giocatori del Montevarchi, per un altro rigore non concesso a loro favore, a seguito di una evidente trattenuta in area ai danni di Orlandi, al 86’ mentre volava verso la porta difesa da Raffaelli. A fine partita gli aquilotti hanno circondato il direttore di gara, parso veramente non all’altezza della situazione, elevando proteste feroci; ne avevano ben donde. Altro patatrac che non ti aspetti, quello del Ghiviborgo in casa, contro lo Sporting trestina. 1 a 4 il risultato finale. Nel primo tempo fa tutto il Trestina nei primi 37 minuti. Doppietta di De Sousa al  12’ e 19, poi Nouri al 23' ed autorete al 37’ per il goal della bandiera del Ghiviborgo. Secondo tempo con i lucchesi alla ricerca del secondo goal per raiprire la contesa, ma lo Sporting resitae ed al 4° minuto di recupero, iu cioccolatino di Marcucci, direttamente su calcio di punizione, trasforma in trionfo la epica giornata del Trestina, che comincia a raccogliere quanto di buono ha fatto intravedere in questa prima parte di campionato. Per il Ghiviborgo brutto ed inaspettato stop, urge rifarsi in quel di Grosseto. Ad Orvieto torna alla vittoria, dopo un periodo sfortunato, Il Follonica Gavorrano e preoccupa lo scivolamento dell’Orvietana verso le zone pericolose della classifica. 1 a 0 di misura con goal di Tatti al 27’. Partita equilibrata, con Orvietana a fare gioco alla ricerca del pareggio che arriverebbe  se Pino non respingesse sulla linea un colpo di testa a botta sicura di Ricci. Sconfitta con molte recriminazioni per i biancorossi, molto sprecisi in zona goal e ossigeno per il Follonica Gavorrano, che svolta dopo un periodo non bello. Buona, dopo un avvio stentato, la vittoria del Poggibonsi contro il Figline. Un 2 a 0 netto,  con vantaggio del leoni giallorossi dopo un Harakiri difensivo dei gialloblu del Valdarno. Goal di Bellini al 18’ furbo a recuperare un retropassaggio deleterio della difesa del Figline. Secondo tempo, pronti e via e goal dalla tre quarti di  Salvadori che, sfruttando le dimensioni ridotte del campo e, vedendo il portiere del Figline leggermente fuori dai pali, si inventa un pallonetto che si insacca. Partita chiusa ed a nulla servono i tentativi del Figline per riaprire la gara. Pareggio per 1 a 1 nella sfida salvezza tra San Donato Tavernelle e Ostia Lido. Partita molto equilibrata. Nel primo tempo niente di rilevante da segnalare. Un po’ più vivo il secondo tempo ed è Senesi che porta in vantaggio le merengues romane  al 13', incuneandosi da un nugolo di difensori gialloblu che giocavano alle belle statuine, battendo Leoni, con seguenti proteste per fuorigioco sospetto. Lo stesso Senesi spreca l’occasione del 2 a 0, mandando a sbattere sulla traversa un pallonetto dopo una sua caparbia discesa in ripartenza e al 85' Ancora lui si vede negare la gioia del goal da Leoni, estremo difensore del San Donato, che va a parargli col corpo un tiro dal limite dell’aera. Sembrava finita, ma in pieno recupero, al 93', Manfredi, di testa, riprende un cross di Dorasiotto e, complice la difesa dell’Ostia Lido un po’ troppo statica, segna il goal del pareggio. Altra parità tra Terranuova Traiana e Flaminia Civita Castellana. Biancorossi in vantaggio con goal di Sacconi al 22’ e pareggio di Ciganda, 3 minuti dopo, lesto ad approfittare di un pasticcio difensivo dei biancorossi. Un punto che fa comodo ad entrambe le squadre, anche se nel corso della gara entrambe hanno tentato di superarsi e, forse, il pareggio va un po’ più stretto ai laziali. L’oscar della giornata spetta senza ombra di dubbio alla Fezzanese, autrice di un colpo magistrale a Siena, che la rilancia in zona salvezza, dopo una prima parte di campionato che faceva temere una retrocessione anticipata. Seconda vittoria consecutiva. Siena involuto, abulico, poco presente in zona goal, Fezzanese brava ad andare in goal nella prima azione pericolosa di tutta la partita con Mariotti al 22’ del secondo tempo, complice una papera del portiere senese, che si fa ingannare da un rimbalzo di un tiro non proprio irresistibile. Siena non pervenuto sino alla fine della partita, reazione troppo flebile e contestazione sonora al termine della gara nei confronti degli atleti e di Mr. Magrini, forse al capolinea. Domenica prossima riflettori su Fulgens Foligno Livorno e Grosseto Ghiviborgo.