Olimpiadi. Un inossidabile Montano trascina la sciabola in finale
Tokyo - Monumentale, eterno. A 42 anni suonati il "nostro" Aldo Montano è ancora un trascinatore. Nella notte italiana è lui, livornese doc classe '78, a guidare la squadra azzurra di sciabola alla finale per la medaglia d'oro. In semifinale, contro la fortissima Ungheria del tre volte campione olimpico Aron Szilagyi, è proprio lo sciabolatore labronico a guidare la riscossa. In squadra come riserva Montano è subentrato al posto di Luigi Samele (fresco argento olimpico nell'individuale) andato ko al primo assalto per un problema muscolare e ha rimesso in carreggiata l'Italia. Il livornese infatti è stato protagonista di un grande recupero che ha portato il risultato da 25-30 a 32-35 battendo in duello sia Szatmari (6-5) che Decsi (7-5) . A completare la rimonta ci ha pensato un ottimo Enrico Berrè che ha portato il punteggio sul 40-39. Ci ha pensato poi Luca Curatoli a chiudere i giochi tenendo testa alla grande al totem Szilagyi per il 45-43 finale. Nella mattina di mercoledì 28 luglio (ore 12.30 italiane) la sfida per la medaglia d'oro. Ci sarà da battere la Corea del Sud ma, comunque vada, un grande risultato è già stato raggiunto.