Zanotti, maestro d'arma della sciabola italiana, premiato al Panathlon
Livorno - “Essere responsabile d’arma della sciabola azzurra è un grande onore. Sono consapevole del fatto che in quei ruoli oggi ci sei, domani puoi non esserci, ma sicuramente cerco di dare il meglio per garantire all’Italia, nonostante il momento di passaggio generazionale che stiamo vivendo, la migliore squadra possibile di sciabola sia a livello maschile che femminile”.
Lo ha affermato, intervenendo all’ultima conviviale del Panathlon Club di Livorno, il responsabile d’arma Nicola Zanotti, il commissario tecnico della Nazionale italiana di sciabola, disciplina della scherma che in questi ultimi anni ha visto primeggiare come atleti, tra gli altri, due livornesi: Aldo Junior Montano tra gli uomini ed Irene Vecchi tra le donne.
Lo rende noto, attraverso una nota stampa, il Panathlon Livornese guidato dal medico dello sport Daniela Becherini.
La presidente Becherini, al Tennis club di Banditella, ha consegnato al maestro Zanotti il gagliardetto del Club ricordando che “un tecnico come Zanotti, per i valori che esprime, per l’abnegazione che ha mostrato prima da schermidore e adesso come maestro d’arma, è l’uomo giusto per incarnare i valori e l’esempio del Panathlon”.
Il Panathlon International è un’associazione di cultura dello sport, riconosciuta dal Comitato olimpico internazionale, che si preoccupa di propugnare nel mondo i valori dello spirito di sacrificio, dell’abnegazione e della lealtà, che devono essere alla base di ogni impegno sportivo.
Zanotti, livornese, classe 1973, appartiene alla grande tradizione della scherma italiana e in particolare a quella della città di Livorno.
Durante la conferenza, svolta nell’ultima riunione che il Panathlon ha tenuto in Banditella, Zanotti ricordato i suoi anni da atleta al circolo Fides Livorno, poi il suo impegno come istruttore e come tecnico, la sua attività a livello internazionale in quanto maestro d’arma, fino alla chiamata, nello scorso mese di febbraio, alla guida della Nazionale italiana di sciabola. Una chiamata che ha rappresentato e rappresenta un successo non solo per lui ma per tutta la Livorno sportiva.