Postgara. Brenna, Livorno: "Tre punti oggi sarebbero stati fondamentali"
Livorno – La prestazione di Duccio Brenna, centrale difensivo classe 1998, è stata una delle più positive tra quelle rese dai giocatori amaranto nella partita odierna contro il Figline: l’ex San Donato Tavarnelle, infatti, non è stato soltanto il miglior elemento del reparto difensivo, ma anche uno dei migliori in campo nell’undici di Giancarlo Favarin, a testimonianza del periodo di ripresa che il giocatore sta vivendo e che è coinciso sia con l’impiego nel ruolo di centrale nella difesa a tre sia con la realizzazione del primo gol con la maglia del Livorno, quindici giorni fa contro il Cenaia.
Nel presentarsi in conferenza stampa, il giocatore non riesce a mascherare la delusione per un risultato pieno che poteva arrivare e non è arrivato: “Io credo che la squadra abbia fatto un’altra prestazione importante – ha esordito Brenna - perché ha concesso poco o nulla nell’intero arco dei 90 minuti, forse un solo tiro in tutto il primo tempo: purtroppo, ci è mancato quel pizzico di coraggio e di sana spensieratezza in più, che ci avrebbero consentito di andare ad inseguire il risultato con la cattiveria che abbiamo avuto tanto a Montevarchi e a Gavorrano quanto nella prima frazione di gioco. Dispiace lasciare due punti per un rigore dubbio, che è stato fischiato dall’arbitro e che non sta a me giudicare, perché non credo che, in ogni caso, si possa dire che il pareggio sia stato il risultato più giusto”.
Dopo un inizio di campionato vissuto da protagonista nel ruolo di centrale difensivo sinistro in una linea a 4 e un breve periodo in cui il giocatore era stato impiegato con minore assiduità, il rilancio di Brenna è passato attraverso la scelta di Favarin di farlo scendere in campo come perno centrale della difesa a 3: “Cerco di fare il meglio possibile quando vengo schierato, ma credo che il ruolo di centrale nei tre di difesa sia quello più in grado di valorizzare le mie caratteristiche perché mi consente di mettermi in mostra con la giusta continuità nel possesso del pallone e nella costruzione del gioco (oggi il n. 27 amaranto è stato protagonista di una meravigliosa discesa palla al piede dalla propria trequarti di campo, che lo ha portato a percorrere tutto il rettangolo di gioco e a servire un pallone per la testa di Cesarini, ottimamente respinto dal portiere ospite Pagnini, ndr)".
I risultati provenienti dagli altri campi (tra le prime cinque squadre della classifica, ha vinto soltanto il Grosseto e il Follonica Gavorrano ha perso l’imbattibilità stagionale, mentre la Pianese e il Seravezza hanno pareggiato) non fanno che accrescere il rammarico per l’esito finale della partita di oggi: “Sì, è indubbio: vincere oggi ci avrebbe consentito di accorciare ulteriormente in classifica e di ricreare quell’entusiasmo che era ben presente intorno a noi all’inizio del campionato; per carattere, tuttavia, io sono una persona positiva e ciò mi porta a pensare che sapremo far tesoro di quanto di buono abbiamo visto oggi e che ripartiremo nel miglior modo possibile da due trasferte difficilissime (San Giovanni Valdarno e Trestina, ndr) perché è troppo importante continuare la striscia di risultati positivi di cui siamo attualmente protagonisti” ha concluso il venticinquenne difensore nativo di Firenze.