Ombre e Luci
Livorno - Un punto che non serve a nessuno. Grosseto e Livorno, nello scontro diretto dello "Zecchini" hanno confermato quel che dice la classifica: le due presunte big del girone sono due squadre con tanti problemi che restano lontane dalla vetta della classifica.
Il Livorno, che pure era passato in vantaggio con una sassata di Luis Henrique ben servito dalla spizzata aerea di Giordani ha avuto il demerito lasciare totalmente l'inerzia della partita ai padroni di casa che dopo aver chiuso gli amaranto nella propria trequarti hanno trovato la rete del meritato pareggio allo scadere del primo tempo con Sabelli.
Nella ripresa i maremmani si sono visti annullare la rete del possibile 2-1 per un fuorigioco di Cretella (molte le proteste biancorosse ma la posizione del centrocampista al limite, è davvero difficile da valutare) e con il passare dei minuti, complice anche un evidente calo fisico, la pressione del Grosseto è vistosamente calata consentendo al Livorno di riprendere campo e equilibri, anche grazie all'ingresso di Sabattini e, soprattutto, Luci. Prestazione sontuosa quella del capitano: questa squadra non può fare a meno della sua esperienza e della sua visione di gioco. Alla fine gli amaranto avrebbero potuto anche vincere grazie alla girata di Tenkorang, subentrato molto bene, ma onestamente sarebbe stato troppo.
La settimana appena passata dalla squadra amaranto, con le doppie dimissioni di Pinzani e Favarin, e il discusso (e discutibile, nei tempi e nei modi) è stata a dir poco tormentata e al nuovo mister Fabio Fossati, arrivato da neanche 48 ore, era impossibile chiedere di più. Il valore dell'avversario e le tantissime assenze (Cesarini, Bellini, Cori, Brenna, Camara, Carcani a cui si è aggiunto Savshak dopo pochi minuti) rendevano l'impegno di domenica davvero difficile. Esserne usciti indenni non è cosa da poco. Tuttavia qualche indicazione di massima il nuovo tecnico probabilmente l'ha già colta, centralità di Luci in primis. Con il ritorno di infortunati e squalificati il 352, che può trasformarsi in un 343 in caso di necessità, può essere ancora l'assetto tattico migliore. Essendo un modulo che l'allenatore ligure conosce bene è probabile che sarà quella la base su cui lavorerà nelle prossime settimane. Il calendario adesso non è nemico del Livorno (prossimo impegno col Ponsacco fanalino di coda) che per provare quantomeno a tornare nel gruppo delle prime deve infilare un filotto di vittorie per recuperare il terreno perduto. Il gruppo, apparso compatto e determinato, adesso è chiamato a dare delle risposte. C'è ancora tempo.