La presentazione. Il Livorno a Poggibonsi per riprendere il cammino
Livorno - Dimenticare la brutta sconfitta contro il Ghiviborgo e riprendere subito la marcia verso l'unico obiettivo. Il Livorno al "Lotti" di Poggibonsi è chiamato a dimostrare che il primo ko stagionale è stato solo un incidente di percorso. Per farlo, naturalmente, serve una vittoria o, comunque, una prestazione convincente. Gli amaranto sanno dove devono migliorare: tenuta difensiva, equilibrio nei reparti e maggiore concretezza sotto porta. Aspetti che miglioreranno soprattutto grazie al rientro dei giocatori chiave assenti domenica scorsa: Hamlili e Rossetti. Il primo ha scontato il turno di squalifica ed è pronto a riprendere il suo posto in cabina di regia. Il suo ritorno è fondamentale. Sulla punta, invece, vanno verificate le condizioni fisiche. Anche senza i 90' nelle gambe sarebbe molto importante averlo a disposizione.
I giallorossi, alla seconda gara interna consecutiva, sono reduci dal pareggio contro l'Orvietana. Squadra tosta che ha messo in grande difficoltà anche il Siena nel derby il Poggibonsi, però, ha costruito la sua classifica soprattutto in trasferta. In casa, infatti, ha vinto solo una partita contro il pericolante San Donato. E in panchina non ci sarà il tecnico Calderini stangato con cinque giornate di squalifica dopo l'espulsione per proteste rimediata contro gli umbri.
Fischio di inizio domenica 10 novembre alle ore 14.30. Arbitra Papagno di Roma. Come già successo ad Orvieto anche stavolta il Livorno non potrà contare sul supporto dei suoi tifosi al seguito a causa del divieto imposto dalla Prefettura di Siena di vendita dei biglietti del settore ospiti ai residenti a Livorno e provincia. Una decisione ingiusta che sta diventando una consuetudine come ha sottolineato la società amaranto che ha contestato questa disposizione in una nota diffusa attraverso i propri canali. E che, naturalmente, è stata vissuta male anche in Valdelsa, che si è vista privata di uno degli incassi più importanti (e attesi) della stagione. C'è di che preoccuparsi.