Stadio. Livorno "primo" per media spettatori, ma il Picchi cade a pezzi...

C’è una classifica del campionato di Lega Pro Girone A in cui il Livorno è primo in classifica. No, non si tratta, purtroppo, della classifica del campionato. Bensì, nonostante una situazione attuale tutt’altro che elettrizzante ed entusiasmante, il Livorno risulta primo per media spettatori ospitati dallo Stadio Armando Picchi, secondo il sito www.stadiopostcard.com, calcolatore delle statistiche riguardanti appunto le capienze dei maggiori campionati italiani. Questo dato, chiaramente, è figlio della presenza nel girone di moltissime piccole squadre che rappresentano esigui paesini del centro-Nord Italia, oltre a città che comunque per numero di abitanti sottostanno a Livorno, sebbene viaggino in stati d’animo e d’euforia immensamente più felici rispetto a quello amaranto. 4.303 spettatori è la media di presenze all’Armando Picchi; l’Alessandria, seconda, viaggia sulla media dei 4.000, quota che non toccano Cremonese e Siena rispettivamente terza e quarta. Fanaline di coda le due romane Racing (282) e Lupa(180), con in mezzo il Renate penultimo con 240 spettatori di media. E pensare che, oltre al deficitario momento della squadra, anche lo Stadio Armando Picchi , da anni, ha un imminente bisogno di strutturali interventi all’interno ed all’esterno dell’ambiente. Il degrado della struttura è evidente, la capienza è già stata diminuita negli anni proprio per questioni di sicurezza. Lo scorso anno, il Livorno, per poter usufruire del suo stadio, ha dovuto ottenere una deroga dalla Lega Serie B e solo norme meno stringenti hanno permesso quest’anno di confermare l’Ardenza in Lega Pro. Molti discorsi ed eccessive promesse di interventi sono state fatte, ma la realtà vede una struttura pressoché fatiscente, cambiata pochissimo rispetto al 1935, anno dell’inaugurazione, se non in una torretta abbattuta negli anni Ottanta e nell’istallazione delle tribunette con la promozione in Serie B del 2002. L’apoteosi del Livorno di Nicola nel 2013, con l’approdo in Serie A, costrinse società ed amministrazione comunale in un rattoppo dal valore di 500 mila euro per soddisfare le condizioni imposte del massimo campionato, ma si trattava solo di ricolorazioni, maxi-schermo tra Curva Sud e Gradinata e rinnovamento del sistema d’illuminazione artificiale, quindi nessun intervento diretto in favore di sicurezza ed ammodernamento. Fatto sta che il tempo passa, la struttura invecchia e lo stato del glorioso Armando Picchi è sempre più allarmante.