Tredici anni fa la tragedia di Morosini, Luci: "Il giorno più brutto della mia vita"

14.04.2025 08:48 di  Marco Ceccarini   vedi letture
Luci, Dionisi e Mazzoni
Luci, Dionisi e Mazzoni
© foto di Nicola Ricci, Amaranta.it

Livorno – “Quello è stato il giorno più brutto della mia vita da calciatore. Ricorderò sempre Piermario e lo ricorderò sempre come un ragazzo positivo che si faceva voler bene e rispettare, che in quei pochi mesi che è stato con noi si è dimostrato bravo sul campo e disponibile con i compagni di squadra. Fu una tragedia. Abbiamo voluto ricordarlo perché una vicenda come la sua deve rimanere nelle menti e nei cuori di chi gli ha voluto bene e di chi lo ha apprezzato come uomo e come giocatore”.

Andrea Luci, capitano amaranto, che all’età di 40 anni ha annunciato proprio ieri il ritiro dal calcio giocato al termine della stagione ormai ai titoli di coda, stagione che ha visto il Livorno aggiudicarsi il campionato di Serie D e tornare in Serie C, si è espresso così ieri pomeriggio, domenica 13, sulla tragedia di Piermario Morosini, nel post gara della partita pareggiata allo stadio Picchi dal Livorno, 2 a 2, contro il Flaminia.

Come oggi, lunedì 14 aprile, tredici anni fa talentuoso centrocampista Morosini, detto il Moro, veniva ucciso a soli 25 anni da un’improvvisa crisi cardiaca che lo colpì allo stadio pescarese Adriatico mentre con il Livorno disputava una gara del campionato di Serie B contro il Pescara. Morosini si accasciò a terra dopo vari tentativi di rialzarsi e portato all’ospedale di Pescara spirò senza riprendere conoscenza.

Quel giorno, in campo a Pescara, c’erano due giocatori e un dirigente dell’attuale Livorno: Luci, Federico Dionisi e Luca Mazzoni, quest’ultimo attuale team manager della società amaranto. I tre, prima della gara, sono entrati in campo con una maglia originale di Morosini, numero 25, fornita nell’occasione da Miki Garzelli, titolare della collezione Cuore Amaranto e hanno depositato un mazzo di fiori in memoria ed onore del Moro sotto la curva Nord. Luci e Dionisi, i due capitani, nell’arco della gara hanno poi indossato una fascia speciale da capitano con la scritta 25 disegnata dallo stesso Garzelli e da Ivano Falchini.

Tutti i componenti della squadra del Livorno, su disposizione della società del presidente Joel Esciua, sono entrati in campo con una maglia celebrativa con il numero 25 e lo speaker Marco Frosini, che eccezionalmente ieri pomeriggio ha ospitato in cabina lo speaker storico Gabriele Favilli, ha dato lettura delle formazioni attribuendo ad ogni calciatore amaranto il numero 25 di maglia.