Un po' più di coraggio
Livorno - Il Livorno esce dal big-match di Arezzo con un pareggio ed è un risultato che, considerando il valore dell'avversario e il delicato momento vissuto in settimana da Luci e compagni, alla fine ci può anche stare. Tuttavia l'andamento della partita e il modo in cui è maturato il risultato ha lasciato un certo amaro in bocca.
La squadra di Indiani, pur senza impegnare Fogli, ha subito messo in chiaro i valori in campo schiacciando il Livorno che, però, ha avuto la grande occasione, grazie al grossolano errore del portiere aretino Trombini, di trovarsi avanti di un gol e di un uomo con un'ora da giocare. I ragazzi di Collacchioni, comprensibilmente, hanno provato a sfruttare la superiorità numerica soprattutto per controllare gli avversari e l'Arezzo, in effetti, taccuino alla mano, grandi occasioni non ne ha create.
Quel che ha lasciato però quantomeno perplessi è stato l'atteggiamento rinunciatario della squadra che, nonostante l'uomo in più, ha permesso all'Arezzo di condurre il gioco e mettere le tende nella nostra metà campo con il Livorno che, se si esclude una bella conclusione di Frati (tra i migliori) ben respinta da Viti, di fatto ha pensato solo e soltanto a difendersi. I numeri spesso sono ingannevoli ma il 12-0 dei corner in favore di una squadra in dieci, per quanto forte, dicono molto sull'andamento della gara.
In questo contesto l'episodio che reindirizza la gara inevitabilmente rischia di arrivare. E il Livorno lo ha pagato con l'errore di Fogli che sbagliando i tempi di un'uscita ha provocato il rigore che, tra l'altro, era riuscito anche a parare arrendendosi solo alla ribattuta in rete di Settembrini.
Il Livorno resta a -6, vede sfuggire la Pianese che aggancia l'Arezzo in vetta, e si fa risucchiare in un gruppone che comprende sette squadre in due punti. Ma la classifica, oggi, conta il giusto. Se di buono c'è l'essere tornati imbattuti dalla sfida del Comunale dall'altra bisogna assolutamente ritrovare il Livorno effervescente e brillante di avvio di stagione che, pur concretizzando poco, era padrone del campo macinando occasioni.
E la via, nelle interviste post-gara, l'hanno indicata in primis i giocatori. Frati e Neri hanno ragione: questa squadra ha delle qualità. Vanno tirate fuori. L'impegno non si discute, ma serve decisamente più personalità, più fiducia nei propri mezzi, più voglia di imporsi sull'avversario. In una parola, più coraggio.