Sitting Volley, Salvetti premia la Aringhieri a Palazzo Civico
Livorno – Oggi, martedì 11 gennaio, il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha consegnato una pergamena di riconoscimento all’atleta di sitting volley femminile Giulia Aringhieri come riconoscimento dei risultati conseguiti con la nazionale alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 dove le italiane si sono classificate seste in seguito alla sconfitta contro la Russia nella finale per il quinto posto e alla medaglia di argento ottenuta a novembre negli Europei in cui le ragazze allenate da Amauri Ribeiro hanno ceduto soltanto in finale ancora contro la Russia che ha vinto per la terza volta consecutiva il titolo. Proprio in tale Europeo giocato in Turchia la Aringhieri è stata nominata “Miglior Blocker”.
All’evento, svolta a Palazzo Civico, sede del Comune di Livorno, hanno partecipato anche: Gianni Giannone, presidente provinciale Coni; Valerio Vergili, garante della Disabilità; Massimo Porciani, presidente del Comitato Italiano Paralimpico sezione Toscana e Michela Castellani, responsabile Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali.
Il sindaco introduce la premiazione parlando dei precedenti premi assegnati ad atleti e personalità livornesi: “Omaggiarli con una piccola cosa, una pergamena, che però ha un valore grandissimo dato che racchiude la gratitudine della città rispetto a ciò che il singolo atleta o la squadra ha fatto a livello nazionale o internazionale portando Livorno nel cuore o anche sotto i riflettori. Il percorso lo abbiamo cominciato molto tempo fa con De Raffaele che aveva conquistato un traguardo importante nel basket e da lì siamo andati avanti attraverso Allegri piuttosto che Chiellini con atleti e rappresentanti di varie discipline e varie squadre, l’ultima è stata Ambra Sabatini che ci ha fatto vivere un’emozione grandissima in occasione delle Paralimpiadi. Con Giulia avevamo un appuntamento già fissato da tempo, ancora prima della partenza per gli Europei di Turchia dove poi è arrivato quel bel risultato.”
La parola passa poi all'atleta, Giulia Aringhieri, oggi in compagnia del figlio Andrea e come anche lei afferma è emozionata perché: “Mi sono portata la mia bandiera fatta su misura a Tokyo, in particolare sono emozionata perché qui c’è la mia famiglia, c’è mio figlio Andrea, ho iniziato a giocare a sitting volley quando era appena nato e devo dire che è stato la mia forza maggiore, essere una madre, essere una donna, portare avanti impegni così importanti, avere persone intorno che credono in quello che io faccio per me vuol dire tantissimo ed essere una madre giocatrice mi dà ancora più forza perché io a casa ho un piccoletto che è il primo che fa il tifo. Voglio trasmettere alle nuove generazioni, a tutti la mia storia e i miei momenti importanti, i miei momenti di crescita, dare l’ispirazione che può risolvere delle cose o aprire delle porte.”